La verità dietro il mito “Facebook è morto”

Disclaimer: abbiamo sostituito il nome del nostro cliente con “Sapori del Sud” per motivi di privacy.

Quante volte hai sentito dire “ormai tutti sono su Instagram, Facebook è morto”? Questa affermazione, ripetuta da marketer e imprenditori, nasconde un errore strategico fondamentale: trattare Instagram e Facebook come se fossero la stessa piattaforma.

L’analisi delle performance social di “Sapori del Sud”, un’attività alimentare locale di Foggia, rivela dati sorprendenti che contraddicono completamente questa narrativa. I numeri mostrano una realtà diversa: Facebook non solo è vivo, ma per certi contenuti supera nettamente Instagram in termini di engagement e copertura.

Il case study che cambia tutto: i dati di “Sapori del Sud”

Quando Facebook demolisce Instagram

Il post su un “Prodotto tipico locale” racconta una storia illuminante:

Instagram: 335 visualizzazioni, 262 copertura, 8 mi piace Facebook: 1.583 visualizzazioni, 1.110 copertura, 53 reazioni, 3 commenti, 8 condivisioni, 48 clic

Facebook ha generato quasi 5 volte più visualizzazioni e un engagement 6 volte superiore. Come è possibile?

Il tradimento del cross-posting automatico

I reel cross-postati da Instagram a Facebook mostrano performance drammaticamente inferiori. Il “Piatto tipico regionale” ne è l’esempio perfetto:

Instagram: 1.551 visualizzazioni, 1.103 copertura Facebook: 981 visualizzazioni, 515 copertura

Ma quando il contenuto viene caricato nativamente su Facebook, come nel caso del reel “Ricetta della nonna” (cross-posting: 0), i risultati cambiano radicalmente:

Instagram: 1.201 visualizzazioni, 719 copertura, 36 mi piace Facebook: 1.238 visualizzazioni, 609 copertura, 57 reazioni, 3 commenti, 2 condivisioni

Facebook eguaglia Instagram nelle visualizzazioni ma lo supera nell’engagement qualitativo.

Perché gli algoritmi di Instagram e Facebook sono incompatibili

L’algoritmo di Instagram: la tirannia della scoperta

Instagram premia i reel nativi progettati per l’intrattenimento rapido e la scoperta di nuovi account. Il suo algoritmo spinge contenuti che generano visualizzazioni veloci e massive, privilegiando:

  • Formato verticale ottimizzato per mobile
  • Contenuti di intrattenimento e ispirazione
  • Engagement immediato (mi piace, salvataggi)
  • Scoperta attraverso l’Explore Page

L’algoritmo di Facebook: il regno delle comunità

Facebook favorisce contenuti che creano connessioni profonde e discussioni all’interno di comunità esistenti. Prioritizza:

  • Interazioni significative (commenti, condivisioni)
  • Contenuti informativi e di valore
  • Engagement di qualità della propria audience
  • Formati nativi senza watermark di altre piattaforme

La penalizzazione del cross-posting

Facebook penalizza attivamente i contenuti rilevati come “riutilizzati” da altre piattaforme. I watermark di Instagram sui reel cross-postati attivano questa penalizzazione, riducendo drasticamente la copertura organica.

I target audience: due mondi paralleli

Instagram: la generazione della fruizione veloce

L’audience di Instagram è orientata verso:

  • Consumo rapido di contenuti visivi
  • Scoperta di nuovi brand e tendenze
  • Ispirazione e intrattenimento
  • Salvataggio di contenuti per visioni future

Facebook: la generazione della condivisione consapevole

Gli utenti Facebook mostrano comportamenti diversi:

  • Lettura approfondita di contenuti informativi
  • Condivisione all’interno della propria rete
  • Commenti costruttivi e discussioni
  • Interesse per brand e attività locali

Quando Facebook supera Instagram: i formati vincenti

Le immagini statiche dominano su Facebook

L’analisi di “Sapori del Sud” mostra che le foto di prodotti performano significativamente meglio su Facebook. I post su specialità gastronomiche e prodotti specifici hanno generato:

  • Copertura superiore del 300-400% rispetto a Instagram
  • Engagement rate più alto
  • Maggiori clic e conversioni
  • Condivisioni organiche multiple

I contenuti informativi trovano casa su Facebook

I post “di servizio” come annunci, orari e informazioni sui prodotti ricevono su Facebook:

  • Maggiore attenzione e lettura
  • Commenti con richieste di informazioni
  • Condivisioni per informare la propria rete
  • Engagement duraturo nel tempo

La strategia nativa: come ottimizzare per ciascuna piattaforma

Su Instagram: massimizzare la scoperta

Per ottenere risultati su Instagram, “Sapori del Sud” dovrebbe:

Puntare sui reel nativi con musica di tendenza, editing veloce e formato verticale ottimizzato. L’obiettivo è catturare l’attenzione nei primi 3 secondi e mantenere alta la retention.

Utilizzare i salvataggi come metrica chiave perché indicano interesse duraturo. Un contenuto salvato ha maggiori possibilità di essere rivisto e di generare azioni future.

Creare contenuti di ispirazione culinaria che mostrino piatti finiti, preparazioni veloci e risultati appetitosi. Instagram premia il “food porn” ben realizzato.

Su Facebook: costruire comunità

La strategia Facebook richiede un approccio completamente diverso:

Caricare contenuti nativi senza cross-posting per evitare penalizzazioni algoritmiche. Ogni video deve essere uploadato direttamente su Facebook, preferibilmente con sottotitoli.

Privilegiare foto di prodotti con descrizioni dettagliate perché Facebook favorisce contenuti informativi che generano discussioni e domande nei commenti.

Sfruttare la geolocalizzazione e i tag locali per raggiungere clienti nella zona di riferimento, dato che Facebook eccelle nel targeting geografico.

Incentivare condivisioni e commenti attraverso call-to-action specifiche e contenuti che invitano alla discussione.

L’errore strategico che costa caro

Il caso TikTok: quando il formato sbagliato uccide i risultati

Pubblicare solo foto su TikTok e concludere che “TikTok non funziona” è l’equivalente di quello che molti brand fanno con Facebook e Instagram. Ogni piattaforma ha il suo DNA e i suoi formati vincenti.

Il costo del “one size fits all”

Le aziende che applicano la stessa strategia su tutte le piattaforme perdono:

  • Il 60-70% della copertura potenziale su Facebook
  • Opportunità di engagement qualificato
  • Conversioni da audience mature e locali
  • ROI ottimale degli investimenti in content creation

I risultati misurabili della strategia differenziata

Metriche Instagram vs Facebook: cosa monitorare

Su Instagram, concentrarsi su:

  • Visualizzazioni dei reel
  • Salvataggi (indicatore di valore)
  • Reach dell’Explore Page
  • Crescita follower da discovery

Su Facebook, prioritizzare:

  • Condivisioni (segnale algoritmo potente)
  • Commenti con engagement qualitativo
  • Clic verso sito web o contatti
  • Reach organico dell’audience esistente

Il ROI della strategia nativa

“Sapori del Sud” potrebbe incrementare:

  • Copertura Facebook del 200-300% eliminando il cross-posting
  • Engagement rate complessivo del 150% con contenuti ottimizzati
  • Conversioni locali del 80% sfruttando la community Facebook
  • Brand awareness del 120% con strategie platform-specific

Come implementare la strategia differenziata

Fase 1: audit delle performance attuali

Analizza i tuoi contenuti degli ultimi 3 mesi identificando:

  • Quali formati performano meglio su ciascuna piattaforma
  • I post con il miglior engagement rate per piattaforma
  • I contenuti cross-postati vs quelli nativi
  • Le differenze nel comportamento dell’audience

Fase 2: stop al cross-posting automatico

Disattiva immediatamente la pubblicazione automatica da Instagram a Facebook. Questo singolo cambiamento può migliorare le performance Facebook del 200-400%.

Fase 3: creazione di contenuti nativi

Per Instagram:

  • Reel verticali con trend musicali
  • Stories interattive con poll e domande
  • Caroselli per showcasing prodotti
  • IGTV per tutorial più lunghi

Per Facebook:

  • Video quadrati o orizzontali caricati nativamente
  • Foto con descrizioni dettagliate e storytelling
  • Eventi per promozioni e lanci
  • Post testuali per annunci e informazioni

Fase 4: ottimizzazione basata sui dati

Monitora settimanalmente le metriche specifiche di ogni piattaforma e aggiusta la strategia basandoti sui risultati effettivi, non su supposizioni o “best practice” generiche.

Il futuro del social media marketing: specializzazione vs omologazione

Perché la specializzazione vince

I brand che eccellono nei prossimi anni saranno quelli che comprendono le sfumature di ogni piattaforma e creano contenuti specificamente progettati per massimizzare le caratteristiche uniche di ciascun algoritmo.

L’evoluzione degli algoritmi

Instagram e Facebook continuano a divergere nelle loro priorità algoritmiche. Instagram spinge sempre più verso l’intrattenimento e la scoperta, mentre Facebook rafforza il focus su comunità e connessioni significative.

Il vantaggio competitivo della strategia nativa

Mentre i competitor continuano a cross-postare contenuti generici, i brand che adottano strategie native guadagnano un vantaggio competitivo significativo in termini di visibilità e engagement.

Facebook è più vivo che mai

L’analisi di “Sapori del Sud” dimostra inequivocabilmente che Facebook non solo è vivo, ma per molti tipi di business locali e contenuti informativi supera Instagram in performance e ROI.

Il vero problema non è che “Facebook è morto”, ma che la maggior parte dei brand lo usa male, applicando strategie Instagram su una piattaforma che funziona con logiche completamente diverse.

Chi continua a cross-postare da Instagram a Facebook sta letteralmente buttando via opportunità di business. Chi invece comprende e sfrutta le differenze tra le due piattaforme ottiene risultati superiori su entrambi i fronti.

La lezione finale è semplice: smetti di trattare Instagram e Facebook come fossero la stessa piattaforma. Sono due ecosistemi distinti che richiedono strategie, contenuti e obiettivi specifici. Solo così potrai massimizzare il potenziale di entrambi e ottenere risultati realmente significativi per il tuo business.

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