Mi presento, sono il Marketing.

“La mia Ferrari preferita? La prossima.” (E. Ferrari)”
Ferrari è uno dei miei esempi preferiti e che, a mio parere, spiegano e aprono gli occhi su quella che è l’ importanza del Marketing per un’ azienda e il suo reale significato.
Il successo di Ferrari è da attribuire ad un concetto di revenue e di auto vendute? O, piuttosto, al valore di brand e di prodotto?
La soluzione è la seconda. Il vero focus è comprendere da dove nasca, questo “valore di brand” e valore di prodotto”, e come abbia fatto a preservarlo negli anni.
Indovina? Marketing.
Ferrari ha puntato tutto il suo business sulla ricerca di eccellenza e qualità. Valori che ha realizzato attraverso investimenti in marketing, esplicati nei seguenti punti:
- prodotto: ricerca di componenti specifici e spesso unici per clienti esigenti, il che giustifica prezzi e margin
- lavoro in team, con formazione costante a tutti i livelli;
- strumentazione ad elevata tecnologia;
- ambiente di lavoro;
- attenzione maniacale per i dettagli;
- motivazione;
- rispetto per la concorrenza;
- il cliente è al centro: prodotti, fatti ed immaginazione.
Ferrari è il successo di un’ azione di Marketing, dove un’ intera organizzazione di donne e uomini, hanno condiviso un unico progetto e tutti, ancora oggi, agiscono all’ unisono per trasformare un sogno in realtà.
E se fosse questo il Marketing?
Mi presento, sono il Marketing.
Riprendendo quella che è la definizione contenuta in uno dei volumi definiti come la Bibbia del Marketing, elaborata dal padre moderno del Marketing, P. Kotler, possiamo di che:
“Il marketing è l’individuazione e il soddisfacimento dei bisogni umani e sociali”
Tuttavia, Kotler, sottolinea come nonostante questa sia la chiave di volta del concetto di Marketing, esso può assumere differenti declinazioni a seconda del suo scopo. Definisce il Marketing Managemente come un’ arte e una scienza. Una strana dicotomia, penserete. In realtà no: dobbiamo pensarla come un’ arte in quanto competenza tecnica e specialistica applicata al mondo creativo, e scienza in quanto il successo dell’ applicazione creativa non viene dal caso, ma è frutto di rigore e metodo tipici di una professione scientifica.
Quindi, perché il marketing è importante?
Dall’ analisi dei dati, il Marketing deve essere in grado di elaborare una strategia (scienza) che sia in grando di rompere gli schemi (arte), così da rendere un prodotto o un servizio “mercatabile”, ossia capace di rimanere piu a lungo possibile su mercato (esatto, il caso Ferrari).
Quindi, qual è lo scopo del marketing?
Peter Druker, fornisce una delle migliori risposte a questa domanda. Druker parte da un presupposto.
Per fatturare, dovrai sempre vendere qualcosa, o comunque effettuare lo scambio. Giusto? Si. Ma lo scopo del Marketing è quello di rendere superflua la vendita.
No, non è uno scherzo.
Attraverso le attività di marketing, il cliente arriverà a conoscere cosi bene il prodotto o il servizio, da rendersi conto che è perfettamente adatto a soddisfare i suoi bisogni (definizione di Kotler) e quindi? Si vende da solo.
Lo scopo del marketing è quello di preparare il cliente all’ acquisto, scoprire eventuali bisogni latenti, ed individuare quella che è la migliore soluzione per soddisfarli.